Pedemontana Veneta: un nuovo MOSE? La Corte dei Conti va avanti.

Nuova, pesantissima, bordata del Giudice, dott. Antonio Mezzera, della Sezione centrale di controllo della Corte dei conti (qui il testo del documento), inviata a tutto il Governo, Anas, Regione Veneto, Soprintendenze, Province di Vicenza e di Treviso, Sis, Cassa depositi e prestiti, Bei, ben 38 Comuni,  comitato Covepa ed all’associazione Parco delle rogge.

Una vera e propria denuncia che dovrebbe, finalmente, segnare il via per altre e ben più clamorose indagini di ANAC e Procura della Repubblica sull’affaire Pedemontana Veneta.

Apparentemente sembra una mera proroga dei termini per rispondere alle richieste di chiarimento sollecitate dalla Corte dei conti, ma nella sostanza è un vero e proprio atto di accusa in 13 punti che pretende una risposta e che dovrebbe sfociare in un’inchiesta giudiziaria per chiarire il perchè la Regione Veneto, il Ministero delle Infrastrutture ed i soggetti preposti alla conduzione dell’appalto ed alla “alta sorveglianza” del project financing si siano dimostrati, sino ad ora, così benevoli nei confronti di concessionario così gravemente inadempiente.

Appaltileaks si è occupata della vicenda da un altro punto di vista: quello dell’appalto dell’Autostrada Roma Latina (vedi link) intimamente collegato alla tragica esperienza della Pedemontana Veneta. Ma, anche li, sembra che la stazione appaltante nutra una grande fiducia nei confronti delle capacità finanziarie del medesimo appaltatore.

Speriamo sia la volta buona, quantomeno, per far luce sulla destinazione finale dei TRENTADUE milioni di euro versati in più al concessionario per la progettazione, il 1.700% in più (sic!) di quanto corrisposto all’effettivo progettista  e sugli ulteriori aspetti dell’esposto da quest’ultimo presentato, lo scorso gennaio (qui il testo della denuncia) e finora, apparentemente, rimasto nei cassetti dei vari destinatari.

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