RIFORMA DEL CODICE APPALTI: Le dieci proposte (che non accoglieranno mai) di AppaltiLeaks

 

CODICE APPALTI
LE DIECI PROPOSTE DI APPALTILEAKS
(per combattere davvero la corruzione e tentare di salvare il peggior Codice degli appalti mai scritto dall’uomo)

 

1) Modificare il ruolo dell’ANAC affinché assolva un’unica funzione: quella della vigilanza ai fini dell’anticorruzione. Eliminare il potere normativo dell’Anac, abbandonare il sistema basato sulla soft-law e ritorno a quello, esecutivo ed attuativo, di regolamentazione con contestuale eliminazione di tutti i decreti attuativi e le Linee guida ANAC già emanati. Abolire il pre-contenzioso ANAC.

2) Dare concreta attuazione all’art. 29 (principi in materia di trasparenza) mediante l’istituzione di un unico portale nazionale nel quale pubblicare tutti gli atti relativi alla programmazione, alla procedura di affidamento ed alla successiva fase di esecuzione di lavori, opere, servizi e forniture. Previsione di specifiche e chiare sanzioni amministrative nonché di conseguenze disciplinari, contabili e penali in capo al Responsabile del Procedimento per l’omessa o ritardata pubblicazione dei suddetti atti. Tra gli atti da pubblicare (anche in tempi diversi) occorre includere, espressamente, i verbali delle sedute riservate, le carte di lavoro della commissione, i documenti relativi al soccorso istruttorio, gli atti relativi alla procedura di verifica delle offerte anomale, le informazioni e copia dei ricorsi amministrativi, le riserve contabili iscritte e trattate, gli ordini di servizio nonché gli stati di avanzamento.

3) Prevedere che la procedura di verifica preventiva della progettazione e della legittimità degli atti inditivi di qualsiasi appalto vengano, obbligatoriamente, affidate ad un soggetto esterno alla stazione appaltante mediante procedure ad evidenza pubblica.

4) Prevedere che la Commissione giudicatrice sia, in ogni caso, interamente composta da membri esterni alla stazione appaltante.

5) Prevedere che la procedura di verifica della congruità delle offerte venga obbligatoriamente affidata ad un soggetto esterno alla stazione appaltante, diverso dalla Commissione giudicatrice, mediante procedure ad evidenza pubblica.

6) Prevedere che le funzioni di Direzione lavori e di Coordinamento per la sicurezza in fase di esecuzione vengano, obbligatoriamente, affidate – per tutti gli appalti sopra soglia – ad un soggetto esterno alla stazione appaltante mediante procedure ad evidenza pubblica.

7) Prevedere, in caso di contratto di avvalimento finalizzato a munire l’impresa ausiliata dell’attestazione SOA necessaria per partecipare alla gara, l’obbligo di esecuzione diretta della prestazione da parte dell’impresa ausiliaria per l’intero importo della categoria di lavori cui l’avvalimento si riferisce.

8) Vietare il ricorso all’istituto dell’accordo quadro, salvo che per i lavori di manutenzione ordinaria e per i servizi e le forniture con carattere ripetitivo e standardizzato. Rendere obbligatorio l’accordo quadro con più operatori in caso d’importo a base di gara superiore alle previste soglie comunitarie.

9) Prevedere, per i Consorzi stabili, il divieto di esecuzione dell’appalto (anche parziale) tramite assegnazione ai propri consorziati.

10) Aumentare la possibilità di ricorso all’appalto integrato introducendo nuove regole che evitino gli abusi registrati in passato.

 

Nota – Per comprendere le ragioni delle proposte sopra elencate si consiglia di leggere gli articoli pubblicati da AppaltiLeaks. Lì troverete la risposta.

 

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