Accordo quadro suddiviso in lotti. Un chiarimento che non fa chiarezza (e mette in difficoltà la Commissione di gara).

Accordo quadro suddiviso in lotti con vincolo di partecipazione. Un concorrente chiede un chiarimento ma la ‘risposta’ aumenta la confusione e lascia pronosticare una serie di ricorsi al TAR.


Fra pochi giorni scadrà il termine previsto per la presentazione delle offerte per la partecipazione alla procedura di appalto ANAS denominata DG 01-19 indetta per la conclusione di un ‘Accordo Quadro per i servizi di progettazione esecutiva relativa ai lavori di manutenzione straordinaria di Ponti, Viadotti e Gallerie‘.

Un appalto suddiviso in n. 8 lotti (anche se tale suddivisione è impropria e solo apparente, tenuto conto della diversità dei CIG attribuiti) per un importo complessivo a base d’appalto pari a Euro 32.000.000,00.

Lasciamo perdere le considerazioni in ordine all’assoluta indeterminatezza dell’appalto (trattandosi di progettazione esecutiva, i progetti definitivi dovrebbero essere posti a base di gara per consentire ai concorrenti di formulare offerte serie e consapevoli non “al buio”) e concentriamoci sul vincolo di partecipazione previsto dal bando di gara:

Abbiamo già, ampiamente, illustrato le criticità di questa clausola e dimostrato gli svantaggi per la Pubblica Amministrazione (vedi articolo precedente) e, quindi, qui non ci ripeteremo.

Passiamo, invece, ad esaminare la risposta ad un quesito posto da un ignoto potenziale concorrente.

La domanda che ci interessa è questa:

Insomma, c’è qualcuno che chiede: tenuto conto che non verrà escluso il concorrente che presenterà offerta per più di un lotto (vedi pagina 30 del disciplinare di gara) e che sarà, invece, ammesso esclusivamente per il lotto con minor numero di partecipanti e, a parità di numero di partecipanti per il lotto di numerazione inferiore”, ci fate capire come sarà applicato questo meccanismo qualora vi fossero più concorrenti che intendano, contemporaneamente, violare il vincolo di partecipazione? 

Una domanda ovvia, resa ancora più semplice e comprensibile dalla declinazione degli esempi illustrati alle lettere a), b) e c).

Più che un quesito, un elegante e malcelato invito alla riflessione sull’assurdità di un vincolo di partecipazione così inutile da prevedere, addirittura, una soluzione nel caso in cui non fosse rispettato.

Più che una richiesta di chiarimento, una sollecitazione a rivedere il bando optando, a questo punto, per un più logico ed efficace vincolo di aggiudicazione (quello che consente di presentare offerta per tutti i lotti ma che lascia al singolo concorrente la chance di aggiudicarsene non più di uno). 

Ma niente. Passano i giorni ed arriva, insieme alle altre, finalmente la risposta.

O meglio, una NON-risposta:  

Sembra evidente, infatti, che chi avrebbe dovuto fornire il chiarimento richiesto si sia, di fatto, limitato a ricopiare il testo del disciplinare lasciando irrisolti tutti i dubbi cognitivi che i concorrenti hanno diritto di veder risolti. Tanto valeva non rispondere o rifugiarsi in un ‘rinvio’ a quanto riportato nella lex specialis e passare la patata bollente alla commissione di gara che dovrà, concretamente, applicare delle clausole siffatte …

Ma al di là dell’imbarazzante ‘risposta’ fornita, ci chiediamo: se tutti i concorrenti opteranno, davvero, per la possibilità di presentare offerta per più di un lotto (o addirittura per tutti), come uscirà ANAS da questo cul de sac? Come potranno concretamente essere dirottate le multiple offerte dei vari operatori economici verso un singolo lotto? Come saranno ripartiti i singoli concorrenti tra i vari lotti? E che giustificazione potrà essere fornita ai vertici aziendali per non aver affrontato il problema in modo più adeguato consigliando un differimento dei termini ed una modifica della lex specialis?

Sarà davvero interessante scoprirlo.

Di certo, al momento, c’è solo che – se si verificherà una delle ipotesi immaginate da chi ha formulato il quesito  – molto probabilmente nasceranno contenziosi che appassioneranno i TAR di tutt’Italia ed il recentissimo ‘Sblocca Cantieri’ nulla potrà per risolvere la situazione.

Stiamo a vedere.           

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