Emergenza coronavirus: ancora nessuno STOP per le gare.

Tra bollettini di guerra, comunicati notturni, dirette Facebook, Tweet e smart-working all’italiana, i decreti del Governo si rincorrono sulla scia delle statistiche del contagio e senza un’apparente strategia quantomeno di medio periodo. 

Nel frattempo, nonostante il preannunciato fermo dei cantieri, alcune stazioni appaltanti fingono che l’intero pianeta non sia bloccato e che tutto possa proseguire come se nulla fosse: le gare in corso non vengono sospese ed altre vengono pubblicate a raffica. Ne abbiamo scritto anche di recente (vedi articolo Pandemia da accordi quadro sotto soglia: frazionamenti, duplicazioni e massimo ribasso dilagano in tutta Italia.)

Dall’altra parte, il mondo reale (quello della micro, piccola e media imprenditoria) viene messo nell’impossibilità di gestire le proprie aziende: dipendenti a casa, consulenti e fornitori chiusi ed impossibilità di effettuare sopralluoghi e di colloquiare con RUP fantasmi seduti sul divano.  

In questa situazione di schizofrenia politica ed amministrativa, ecco un nostro modesto contributo per richiedere formalmente l’annullamento per causa di forza maggiore delle gare di appalto in corso o, in alternativa, il differimento del termine perentorio per la presentazione delle offerte ad una data non inferiore a 60 (sessanta) giorni successivi da quello previsto nel relativo bando di gara.

E’ solo un fac-simile da inviare a tutti i destinatari ivi indicati ed adattabile al caso concreto, ma che speriamo sia utile per i nostri sempre più numerosi lettori.

Qualora non fosse accolta o in caso di mancato riscontro, la rete di professionisti aderenti ad AppaltiLeaks resta a disposizione per fornire – GRATUITAMENTE – assistenza legale, tecnica ed amministrativa per eventuali esposti, querele e denunce.

Un ‘in bocca al lupo’ a tutti.

AppaltiLeaks.

scarica qui il documento.

 

 

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